mercoledì 3 ottobre 2012

UN SUDDITO, DOVE STIAMO ANDANDO A FINIRE?

Sembrerebbe, visto la corrente che trascina la politica italiana, tutta, che si stiano cercando in tutti i modi di conservare lo stato delle cose e quindi tornare, come se nulla stesse accadendo, al voto con la stessa legge elettorale che in questi ultimi anni ha permesso, ai non eletti direttamente, una vita esposta alle tentazioni accolte con somma soddisfazione personale, parentale ed amicale. Nel contempo l’autodistruzione avvolge la politica Nazionale, che lascia intravedere tra le righe la consapevolezza di essere stati scoperti e come reazione a questo sopravviene una sorta di arrogante confessione. Un tentativo di abbandono per lo sbarco in Europa? Lo smembramento dei Comuni delle Provincie e delle Regioni nel tentativo di accorpamento in mega strutture amministrative, graverà ancora una volta nelle tasche degli italiani, imponendo questa soluzione veicolata dall’idea di risparmio della cosa pubblica. Una volta ridotte le competenze territoriali e aumentati i disagi burocratici, si avrà più libertà per trasformare l’Italia in un Distretto o Regione europea assoggettata a decisioni alle quali si dovrà obbedire senza discutere, pena sanzioni economiche sempre e comunque a carico dei sudditi. Unica certezza, quella che sono stati divorati 2.000.000.000.000 di euro pari a circa 4.000.000.000.000.000 di Lire, poco tempo fa una finanziaria si aggirava intorno a 2.000 miliardi di lire pari a 1 miliardo di euro odierni, con un rapporto di 1.000 a 1. Lo stipendio dei lavoratori invece non è stato coinvolto, grazie alla volontà o incapacità anche dei sindacati, non ha seguito lo stesso percorso. Da suddito ignorante, potrebbe, essere partita da qui, la crisi economica della Nazione? A Monti è stato riconosciuto il demerito di aver portato il Paese alla decrescita e ancora non si fa nulla per mandarlo in un altro paese, quello giusto per lui. La TV di Stato si chiede perché l’Italia abbia perso il rispetto, bella domanda!