lunedì 30 dicembre 2013

IL POLITICO, ARMA DI DISTRUZIONE DELLE MASSE!

Non la politica, ma il POLITICO!
Quando l’esercizio della politica, diventa mestiere ed è esercitato per lunghi periodi, perde tutta la sua funzione etica e degenera nella salvaguardia degli interesse personali, quella dei familiari, degli amici e, durante il percorso più o meno esposto al potere, al compromesso, anche se questo, nella stragrande maggioranza dei casi, ha risvolti che escludono etica e legalità.
Dopo queste considerazioni personali da suddito, inviterei ad analizzare la propria coscienza, possibilmente senza influenze da schedature che rimarcano appartenenza e non pieno possesso del proprio pensiero. Schedatura intesa come Tessera di PARTITO che, da parte del possessore ha un valore morale e civile ed esclude ogni meccanismo diverso dalla sua funzione. Mentre,  per il politico di turno è denaro contante che gli permette una vita agiata per il resto della sua vita. Inutile cercare esempi ne abbiamo da riempire, se ne avessimo la volontà interi annali.  Indagando a cominciare dall’ultimo degli oppositori dell’ultimo Comune del Paese ai Capi di Stato nel lungo percorso della Storia della Nazione. Verrebbero alla luce cose, che tutti bene o male conosciamo alle quali, nessuno di noi ha mai dato la giusta rilevanza. Nemmeno quando, all’interno delle 3 pareti che ci vedono isolati dal mondo, negli unici momenti della nostra vita, nei quali dovremmo sentire la vera essenza della libertà e della Democrazia.
Questo nostro atteggiamento inconsapevolmente accondiscendente, a volte anche dovuto, per un contratto tacito di “DO UT DES”, al quale ci siamo sentiti e ci sentiamo legati moralmente ed allo stesso tempo ricattati, oltretutto per un nostro diritto sancito anche nella Costituzione, un lavoro, ha permesso a manigoldi di ogni genere, con un minimo di dialettica di impossessarsi della nostra vita, gli unici armati contro la popolazione e certi di farla franca.

...BUON FINE ANNO E BUON INIZIO DEL PROSSIMO, NON A TUTTI!