venerdì 7 febbraio 2014

PENSIERI ESTEMPORANEI DI UN SUDDITO (Dittatura).

Che cos’è la dittatura? Sembrerebbe una domanda retorica alla quale sarebbe tanto facile dare risposta e, solo formularla esprime la sua inutilità. Ebbene ci sbagliamo, la superficialità attribuita a questa forma di assoggettamento dei popoli è tanto criminale come lo stesso totalitarismo che la rappresenta. Uniformare i popoli ad un emblema, ad un’ideologia, ad una religione ad un pensiero, è l’elemento fondamentale per l’eliminazione delle libertà individuale e di massa. I variopinti regimi, in base alla prerogativa di essere unici nel rappresentare posizioni politico/religiose, rappresentano la Storia distruttiva del Pianeta.
In un mondo dichiaratamente emancipato come il nostro, non esiste peggiore espressione dell’interpretare in modo ermetico l’ideale, da essa scaturiscono, violenza, difficoltà nei rapporti umani e incomprensibilità, che uniti alla caparbietà portano inevitabilmente alla regressione sociale e, lo stiamo vivendo sulla nostra pelle, economica. Possediamo in assoluto il diritto di verità ad esclusione degli avversari in torto, i quali vanno eliminati con qualunque formula e azione, anche la più becere.
È vergognoso, l’Italia, racchiuderebbe, in questa brevissima esternazione da suddito, tutte le caratteristiche di quello che è stato detto fino a questo momento. Lo Stato, che comprende gli esecutori materiali di queste formulazioni negativa, mostra tutta la sua vulnerabilità e debolezza con una smodata esibizione di potere che, nulla ha a che vedere con gli insegnamenti democratici. Inganno, sotterfugio, segreti, subdole dichiarazioni, Stato che consente a superergastolani di impartire ordini ai loro uomini direttamente dai luoghi di pena oltre, a consentire e divulgare proclami minacciosi sempre dall’interno. Uno Stato che permette ad un manesco Questore, anch’egli “super parter”, di schiaffeggiare una donna dell’opposizione in Parlamento. E, a questa azione, non è stato dato seguito aspettato come giuste e doverose dimissioni, per lo meno quelle da funzionario della Camera, perché quelle di uomo, il nostro eroe, secondo il mio parere da suddito, ha mostrato virilmente di non averle mai assunte. Tutti elementi inducenti e istiganti la ribellione, forse per poi reprimerla con la forza?
Aiuto preponderante, lo Stato lo riceve dalla Stampa,  assoggettata sempre di più all’imposizione dell’informazione che diventa arma contro il popolo che continua a nicchiare, mentre a macchia d’olio si espande il morbo dell’odio che sta alimentando sempre di più e niente altro che odio!

VERGOGNA!