giovedì 8 ottobre 2015

CHE ALTRO, OLTRE?

Lo stiamo vivendo sulla nostra pelle. La forma di Democrazia nella Repubblica Italiana, non ha mantenuto le promesse, non ha garantito al popolo, fulcro, come descritto, insostituibile della stessa Democrazia, la sua sovranità!
Abbiamo assistito da spettatori disattenti per circa 70 anni alla lenta, inesorabile, progressiva e premeditata evoluzione della sopraffazione. Distolta con concentrata e deviata attenzione anche dalla letteratura. Non ci siamo accorti, che essa ha indossato e indossa panni diversi, maschere multicolori ed esclude, in maniera subdolamente celata ed impercettibile, ogni richiamo alla libertà. Nutre come nutriva indisturbata se stessa. Sua maestà la “DITTATURA.
I tiranni, non si sono mai esposti concretamente, il lavoro sporco lo hanno fatto fare direttamente al popolo. Popolo che ha eseguito, combattuto e combatte ancora contro se stesso. Compiendo da automa, l’opera che ancora oggi è in calendario: la replica di un dramma, che da millenni si esibisce per un pubblico diverso ma sempre lo stesso, “SOTTOMISSIONE”. Incredulo, incapace di riflessioni lunghe, inetto ma soprattutto indifeso ed allo stesso tempo indifendibile, ignaro artefice del suo destino. Usato, gettato come rifiuto ogni qualvolta mette in pericolo il dominio del tiranno di turno. Il potere costituzionale assoluto, al quale, lo stesso popolo delegando irresponsabilmente ad altri, ha rinunciato.
Ancora oggi, dopo l’evidenza o ancora peggio con la consapevolezza d’essere solo il braccio esecutore di mandanti non più occulti, sicuri di essere immuni da ripercussioni, ignora. Mentre gli impostori, hanno la certezza e lo si legge in ogni loro azione che, oltre a miseri atteggiamenti di ribellioni o maldestri tentativi di una parvenza di riappropriazione della libertà, copiosamente destinati al fallimento, questo popolo, non ostacolerà mai il loro percorso criminale.
La Democrazia ha esaurito la sua funzione per mancanza di verità e, sopra ogni cosa, di onestà intellettuale, esercitata contro una popolazione inconsapevolmente ignorante oltre che priva della necessaria volontà di cambiare!
Il popolo italiano è il popolo italiano, grida alla libertà, urla onestà, esige verità e non accetta imposizioni. Poi rinnega tutto, troppe responsabilità, troppo impegno, troppa libertà. Si lascia dirigere, si lascia sfruttare, di lascia derubare, si lascia escludere dal suo Paese e lascia anche che i suoi figli vengano esclusi dal futuro.
Le regole sono affidate all’egoismo di pochi, anch’essi diversi ma sempre gli stessi. Che ne faranno un uso ermeticamente proprio e la Storia continuerà a ripetersi, vincitori e vinti nelle stesse posizioni, con il popolo sistematicamente sconfitto!