lunedì 26 ottobre 2015

FACEBOOK, CAZZATE E IPOTESI.

Notizie ad ogni ora del giorno e della notte, le più preponderanti ISTIGANO al razzismo, con episodi presunti di cronaca nera che coinvolgono extracomunitari e Residenti. A seguire, seconda causa ISTIGANTE l’insulto, il marciume politico vero e presunto. In comune, queste notizie hanno, Facebook, dopo verifica, l’essere FALSE e nessuna spiegazione logicamente razionale. Volendo ricercarla, con interesse alla verità, non resta che l’ipotesi di un complotto contro l’unico mezzo DEMOCRATICO che ancora ci consente di esprimere un libero pensiero. Tenendo presente che, l’uso di FACEBOOK non è legato esclusivamente a proprie convinzioni inviolabili ma è anche un fiume incontrollato di altro. Che si, non viola direttamente libertà alcuna in quanto circoscritto ad attività di cerchie o amicizie ma, può coinvolgere indirettamente coloro, inconsapevoli, curiosi o attratti da FALSE NOTIZIE non facilmente distinguibili da quelle vere. Smascherate soltanto da chi, prima di prenderle come probabili, ne verifica fonti e corrispondenze, purtroppo, prerogativa di pochissimi utenti. Voglio pertanto addentrarmi in un’ipotesi assurda, “FORSE”: - LA REGIA DI TUTTO QUESTO POTREBBE ESSERE CARATTERIZZATA DA INDIVIDUI CHE VORREBBERO RENDERE LA VERITÀ ASSURDA E LA MENZOGNA UTILE PER UN REGIME CHE DETTA LE CONDIZIONI DELL’INFORMAZIONE NEL NOSTRO BEL PAESE ORMAI FUORI DALLE REGOLE DEMOCRATICHE? Altrimenti, “CUI PRODEST”, le “CAZZATE” dette, impropriamente ed in modo offensivo e dispregiativo verso l’unico l’animale che le ispira, BUFALE?

giovedì 8 ottobre 2015

CHE ALTRO, OLTRE?

Lo stiamo vivendo sulla nostra pelle. La forma di Democrazia nella Repubblica Italiana, non ha mantenuto le promesse, non ha garantito al popolo, fulcro, come descritto, insostituibile della stessa Democrazia, la sua sovranità!
Abbiamo assistito da spettatori disattenti per circa 70 anni alla lenta, inesorabile, progressiva e premeditata evoluzione della sopraffazione. Distolta con concentrata e deviata attenzione anche dalla letteratura. Non ci siamo accorti, che essa ha indossato e indossa panni diversi, maschere multicolori ed esclude, in maniera subdolamente celata ed impercettibile, ogni richiamo alla libertà. Nutre come nutriva indisturbata se stessa. Sua maestà la “DITTATURA.
I tiranni, non si sono mai esposti concretamente, il lavoro sporco lo hanno fatto fare direttamente al popolo. Popolo che ha eseguito, combattuto e combatte ancora contro se stesso. Compiendo da automa, l’opera che ancora oggi è in calendario: la replica di un dramma, che da millenni si esibisce per un pubblico diverso ma sempre lo stesso, “SOTTOMISSIONE”. Incredulo, incapace di riflessioni lunghe, inetto ma soprattutto indifeso ed allo stesso tempo indifendibile, ignaro artefice del suo destino. Usato, gettato come rifiuto ogni qualvolta mette in pericolo il dominio del tiranno di turno. Il potere costituzionale assoluto, al quale, lo stesso popolo delegando irresponsabilmente ad altri, ha rinunciato.
Ancora oggi, dopo l’evidenza o ancora peggio con la consapevolezza d’essere solo il braccio esecutore di mandanti non più occulti, sicuri di essere immuni da ripercussioni, ignora. Mentre gli impostori, hanno la certezza e lo si legge in ogni loro azione che, oltre a miseri atteggiamenti di ribellioni o maldestri tentativi di una parvenza di riappropriazione della libertà, copiosamente destinati al fallimento, questo popolo, non ostacolerà mai il loro percorso criminale.
La Democrazia ha esaurito la sua funzione per mancanza di verità e, sopra ogni cosa, di onestà intellettuale, esercitata contro una popolazione inconsapevolmente ignorante oltre che priva della necessaria volontà di cambiare!
Il popolo italiano è il popolo italiano, grida alla libertà, urla onestà, esige verità e non accetta imposizioni. Poi rinnega tutto, troppe responsabilità, troppo impegno, troppa libertà. Si lascia dirigere, si lascia sfruttare, di lascia derubare, si lascia escludere dal suo Paese e lascia anche che i suoi figli vengano esclusi dal futuro.
Le regole sono affidate all’egoismo di pochi, anch’essi diversi ma sempre gli stessi. Che ne faranno un uso ermeticamente proprio e la Storia continuerà a ripetersi, vincitori e vinti nelle stesse posizioni, con il popolo sistematicamente sconfitto!

sabato 3 ottobre 2015

FRAMMENTI DI IPOCRISIA.

Insieme di "cassate" espresse con convinzione e partecipazione accorate. Rivelatesi effettivamente tali con il trascorrere del tempo, maestro assoluto di riscontri.
“Caro Presidente Berlusconi, il tempo delle barzellette è finito ………………le tue barzellette non possono far ridere un Paese STREMATO, IMPOVERITO, SPAVENTATO, PRECARIZZATO, ABBANDONATO ……………………………. …………nessuno ha messo in discussione il tuo orientamento sessuale, piuttosto, sono, GLI ABUSI DI POTERE, LE MENZOGNE, la richiesta di impunità. ………………. Caro Berlusconi, le battute, soprattutto quelle sessuali, possono ferire …………………… . ………ora che il tuo REGNO: SMOTTA PAUROSAMENTE, NEL FANGO E NELL’IMMONDIZIA…………………. Il NOSTRO POPOLO ha bisogno: DI PULIZIA, DI VERITÀ, DI SOBRIETÀ, DI LIBERTÀ, DI SERENITÀ! …………….LE RAGAZZE E I RAGAZZI del nostro Paese non vogliono fuggire né prostituirsi. VOGLIONO UNA FINESTRA APERTA SUL PROPRIO FUTURO ……………………. Cordialmente tuo, Nichi Vendola”
(Video lettera al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi- 02/11/2010) In queste parole, il trionfo dell’ipocrisia, perfettamente in linea con la politica che manipola le menti del popolo e assicura a se stessa il futuro negato alle generazioni prossime. Ipocrisia che ogni giorno si rinnova in ogni parola ripetuta ed ascoltata dalle bocche istituzionali! VERGOGNA!