Mai stata
tangibilmente visibile e credo anche,
mai applicata pienamente, in tutta la sua “speranzosa maestosità” la forma istituzionale REPUBBLICANA E
DEMOCRATICA . È rimasta solo un’idea e,
le scelte e l’esclusione del Re, soltanto stratagemmi per impossessarsi dei Palazzi e
dell’ingente regio Patrimonio. Che, il popolo, attore ed esclusivo ispiratore
di cotanto cambiamento, non ha potuto mai nemmeno avvicinarsi ad essi o
conoscerne appieno l’entità, anche se, qualcosa è stata concessa alla popolazione,
aperture temporanee per visite guidate. Lontanissime, dal consentire di
considerare questi luoghi e tesori, un possesso, come le parole sanciscono
ancora, purtroppo però, distanti dal surreale mondo che le pronuncia.
La
spartizione del Regno è avvenuta in pieno accordo con un popolo offuscato
dall’astuzia e perspicacia di piccoli reggenti suddivisi in spicchi negli
emisferi Istituzionali. I quali sapevano perfettamente, come suddividerlo quel
potere nelle Auguste Camere e come sottomettere la popolazione. Che ancora oggi
vive nella convinzione di essere stata
artefice della Democrazia e non lo strumento principe, usato da
detentori autoritari, per scopi criminalmente personalistici, come è facilmente
constatabile.
A più di
mezzo secolo di distanza da quei giorni, per l’esattezza 68 anni, gli eredi di
quei RE del potere e delle istituzioni,
ripercorrendo inesorabilmente gli stessi passaggi. Chiedono ancora al popolo,
con la stessa falsità, l’appoggio incondizionato anche se, questa volta pare,
non necessariamente legato al consenso sovrano. Per compiere un altro crimine,
la piena adorazione al Super Regno euro. Nato dall’esigenza evolutiva di una
gestione delle Nazioni Europee, suddivise in Regioni Regno come la nostra
Italia, Governate in modo più o meno illegittimo da politici ora
dichiaratamente TRADITORI della PATRIA. Una tendente formazione di Governi
Totalitari contrapposti alle Democrazie. Fuori il popolo dalle decisioni, il
popolo/suddito non più adatto alla nuova ORGANIZZAZIONE MONDIALE. La fine della
Democrazia, suddivisione globalizzata di MONARCHIE PRESIDENZIALI basate sul
denaro. Una, impropriamente definita Europa Unita, anziché , invece come
dovrebbe, REGNO EURO. Con la speranza che sia destinato, come tutte le
tirannie, a capitolare dopo un periodo più o meno lungo secondo il metro di
misura e i criteri di resistenza dei popoli assoggettati. Ahinoi però, nel
nostro caso, lo spazio temporale che intercorre, è regolato da un incisivo
fattore preponderante, la POLITICA, purtroppo una scienza inesatta come gli
uomini che la rappresentano, troppo legati agli interessi personali che alle
scelte migliori per l’intera comunità.
Nell’immagine, una
colorita rappresentazione grafica, grossolanamente cartesiana, mostra la
disastrosa conseguenza scaturita dall’obbligo di adottare la sovrana moneta
unica, senza i dovuti e necessari approfondimenti e valutazioni. Che ha escluso
la partecipata presenza di luminari
economisti. I quali, avrebbero potuto mettere a disposizione pareri
immarcescibili e fuori da inadatte incapacità politiche di giudizio. Per una
svolta così delicata quale quella di adottare la moneta unica. Che ancora oggi,
dopo 14 anni, non sostituisce il dollaro negli interscambi internazionali, come
volevano farci credere i parassiti che hanno deciso il nostro futuro,
oltretutto senza condizioni e senza nessuna richiesta di consenso.
Tutto
questo potrebbe corrispondere alla verità oppure essere solo frutto
dell’immaginazione di un suddito in vena di fantasticherie.
ESISTE PERÒ
UNA CERTEZZA ED È INDISCUTIBILE, LA POLITICA E L’INGANNO VIAGGIANO SULLO STESSO
BINARIO!