giovedì 26 giugno 2014

PENSIERI ESTEMPORANEI di un suddito (VIA IL POPOLO DAL PARLAMENTO!).



Lo Stato siamo noi? Nulla di più inesatto!

Nel momento in cui i partiti che sfruttano il popolo, per il tornaconto di privilegiati rappresentanti di se stessi, si scontrano con lo stesso popolo. Che tenta di organizzarsi per far valere quei diritti sanciti nella COSTITUZIONE ITALIANA, Ormai solo in un pezzo di carta quasi del tutto inutile.  Scritto dagli stessi politici rappresentati nei partiti, i quali a conferma della loro inattendibilità, indicavano come unico sovrano: IL POPOLO! Che fanno? Riuniscono le famiglie, provvisoriamente in tregua per sconfiggere il nemico usurpatore. Come avviene nelle peggiori associazioni a delinquere organizzate verticalmente  (lungo tutto il territorio ne abbiamo una vasta rappresentazione) per difendersi dall’intrusione, nel loro caso di altri malavitosi parimenti organizzati.

I politici, fanno la stessa cosa, si uniscono agli oppositori da sempre odiati, per combattere insieme il nemico: IL POPOLO. Che sta aprendo occhi e orecchie e vuole finalmente riprendersi quello che gli spetta!

La cosa più grave in questa situazione: LO STESSO POPOLO. Agisce contro se stesso, assecondando, quindi complice delle organizzazioni che rappresentano attualmente l’enorme potere economico e politico del Paese. Gli stessi che lo hanno detronizzato della sua sovranità, prevista in quella famosa carta ormai straccia.

Il DEBITO PUBBLICO creato dai politici, girato all’Europa, mai più divisa di adesso, ricade sulle spalle sempre del POPOLO. E, da questa incombenza, vengono esclusi gli artefici della distruzione economica e sociale del Nazione, del tradimento e dell’inganno alla popolazione: I POLITICI. Nuovi PADRONI dell’ITALIA e dei suoi abitanti. I quali, approfittando dell’ignoranza relativa, della popolazione tenuta volutamente allo scuro, ampiamente sottolineata e descritta anche giuridicamente come non ammissibile prova a discapito, la usano contro di essa, ormai destinata, qualora fosse vano ogni tentativo per ristabilire le regole Democratiche, a soccombere.

Un capo dello Stato schierato contro i principi stessi del suo mandato, che avrebbero dovuto vederlo SUPER PARTES in difesa di ogni singolo suo connazionale ad esclusione di nessuno, complice e manovratore non più occulto ma palesemente dichiarato.

Dure come considerazioni da suddito ma, realmente tangibili.

La Democrazia sta per concludere il suo percorso tortuoso, sempre stato in salita e senza aver potuto mai raggiungere quell’immaginario apice, che ognuno di noi aveva in mente!

Quale interpretazione abbiamo dato alla DEMOCRAZIA?

Avevamo anche creduto fosse il culmine della libertà! Stavamo quasi per farcela ma ci è sfuggita di mano anzi, hanno fatto in modo che ci sfuggisse perché, se l’avessimo raggiunta sarebbe stato difficile per i malfattori riappropriarsi del potere! Per questo: VIA IL POPOLO DAL PARLAMENTO!