Postato domenica 22 agosto 2010 - "PANORAMICA" Splinder
Rossi Bianchi Neri e …, tutti alleati coscientemente
per la devastazione della società così come si presenta oggi.
Ci siamo persi dietro le parole e le ideologie
contribuendo alla sua distruzione.
Le colpe sono individuabili, senza ombra di dubbio
anche se questa affermazione potrebbe sembrare autoritaria, nella
cromaticità e direzionalità esibita nella geografia delle due Camere che
evidenziano l’errata manifestazione della Democrazia.
In tutti questi anni ci siamo lasciati andare alle
chiacchiere della politica senza costruire nulla o quasi. Debiti, malcontento e
differenze di Classe le cui distanze sembrano irrimediabilmente lontane tra
loro a meno di non provocare, illegalmente la variazione del proprio status, per
avvicinarle.
Il totalitarismo è stato colpevole, in passato, di
aver creato manie di onnipotenza tra i praticanti i quali, con la scusa di
dover mettere ordine, hanno solo fatto quadrare i loro bilanci personali e
familiari durante l’esercizio del potere. Non molto lontani da quelli che
abbiamo chiamato liberatori che con Democratica alternanza cromo-direzionale di
questi anni sono risultati simili.
Ci troviamo di fronte a individui concettualmente
sbagliati, creati dalla finta libertà ed anche con il contributo degli
anni della pseudo rivoluzione che abbiamo consapevolmente lasciato
operare.
Rossi contro neri, rossi e neri contro i bianchi,
bianchi e neri contro i rossi e viceversa l’uno contro l’altro, ora sbiaditi e
scoloriti.
Pochi eletti, sia in senso lato che biblico,
esercitando il potere, ci hanno resi sudditi. Le tasse che anno raggiunto
il 50% circa dei nostri guadagni, pagano loro sfarzo e quello delle loro
famiglie. Oltre alla corruzione, tassa occulta, che inconsapevolmente paghiamo
e che ammonta a circa 1.000 euro all’anno e grava anche su chi non ha reddito,
sui bambini e sugli anziani.
Come se tutto questo non fosse sufficiente, siamo
stati costretti ad esportare questa nostra sudditanza anche all’estero.
Non avendo ancora risolto la difficile coesistenza con
la diversità di usi e costumi della nostra Nazione, tra Regioni, Città o
singoli paesi, a volte addirittura, tra rioni, dove è difficile convivere.
Poche teste, con una forzatura “Democratica”, hanno deciso per l’intera popolazione.
Allungando ancora di più la distanza da coloro che esercitano il potere,
costringendoci all’Europa. Astratta espressione dell’unificazione di più
popoli, con diverse culture con diversa storia, dove ancora aleggia, sia pur
flebilmente, l’eco conflittuale dell’ultima guerra.
Non credo si possa fare molto per quello che è
accaduto, si dovrebbe, tuttavia, almeno tentare, di ripristinare il giusto
equilibrio che si deve essere smarrito tra lo Stato e lo Stato.
....... lo Stato, siamo, ancora, noi?
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