martedì 21 febbraio 2012

ROSSI, BIANCHI, NERI E......!


 
 Postato domenica 22 agosto 2010 - "PANORAMICA" Splinder

Rossi Bianchi Neri e …, tutti alleati coscientemente per la devastazione della società così come si presenta oggi.
Ci siamo persi dietro le parole e le ideologie contribuendo alla sua distruzione.
Le colpe sono individuabili, senza ombra di dubbio anche se questa affermazione  potrebbe sembrare autoritaria, nella cromaticità e direzionalità esibita nella geografia delle due Camere che evidenziano l’errata manifestazione della  Democrazia.
In tutti questi anni ci siamo lasciati andare alle chiacchiere della politica senza costruire nulla o quasi. Debiti, malcontento e differenze di Classe le cui distanze sembrano irrimediabilmente lontane tra loro a meno di non provocare, illegalmente la variazione del proprio status, per avvicinarle.
Il totalitarismo è stato colpevole, in passato, di aver creato manie di onnipotenza tra i praticanti i quali, con la scusa di dover mettere ordine, hanno solo fatto quadrare i loro bilanci personali e familiari durante l’esercizio del potere. Non molto lontani da quelli che abbiamo chiamato liberatori che con Democratica alternanza cromo-direzionale di questi anni sono risultati simili.
Ci troviamo di fronte a individui concettualmente sbagliati, creati dalla finta libertà ed anche  con il contributo degli anni della pseudo rivoluzione  che abbiamo consapevolmente lasciato operare.
Rossi contro neri, rossi e neri contro i bianchi, bianchi e neri contro i rossi e viceversa l’uno contro l’altro, ora sbiaditi e scoloriti.
Pochi eletti, sia in senso lato che  biblico, esercitando il potere, ci hanno resi sudditi. Le tasse che anno raggiunto  il 50% circa dei nostri guadagni, pagano loro sfarzo e quello delle loro famiglie. Oltre alla corruzione, tassa occulta, che inconsapevolmente paghiamo e che ammonta a circa 1.000 euro all’anno e grava anche su chi non ha reddito, sui bambini e sugli anziani.
Come se tutto questo non fosse sufficiente, siamo stati costretti ad esportare questa nostra sudditanza anche all’estero.
Non avendo ancora risolto la difficile coesistenza con la diversità di usi e costumi della nostra Nazione, tra Regioni, Città o singoli paesi, a volte addirittura, tra rioni, dove è difficile convivere. Poche teste, con una forzatura “Democratica”, hanno deciso per l’intera popolazione. Allungando ancora di più la distanza da  coloro che esercitano il potere, costringendoci  all’Europa. Astratta espressione dell’unificazione di più popoli, con diverse culture con diversa storia, dove ancora aleggia, sia pur flebilmente,  l’eco conflittuale dell’ultima guerra.
Non credo si possa fare molto per quello che è accaduto, si dovrebbe, tuttavia, almeno tentare, di ripristinare il giusto equilibrio che si deve essere smarrito tra lo Stato e lo Stato.
....... lo Stato, siamo, ancora, noi?

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