Postato sabato 24 luglio 2010 - "PANORAMICA" Splinder
1^ Repubblica, 2^ Repubblica, 3^ Repubblica e chissà
quante altre ne verranno, sembrano titoli di Film americani dove la fantasia
non sembra essere di casa tra i cineasti. Invece non è così si tratta della
nostra Nazione dove chiunque sia andato a governare non ha fatto altro che
aumentare il debito di ognuno di noi e verrebbe logico chiedere come sia potuto
accadere una cosa del genere.
Ognuno di noi ha un debito, cosiddetto debito
pubblico, di circa 30.000 Euro, compresi i nuovi nati, quelli che si stanno
apprestando a farlo e quelli che, aimè ma, per loro fortuna si apprestano
a lasciarci.
Ogni politico avvicendato dal 1945 ad oggi ha creato
debito, e su questo non vi sono dubbi altrimenti non ci troveremmo in queste
condizioni.
Ogni politico è arrivato al potere con le promesse, la
maggior parte di esse mantenute, di posti di lavoro, per la stragrande
maggioranza, in Enti Pubblici dove si nota la puntualità delle promesse
nell’ormai insostenibile zavorra numerica, palpabile incompetenza e
menefreghismo, che imperano, il questi luoghi.
Ogni turnover ha prodotto nuovi responsabili di
ufficio e nuovi esiliati, all’interno di un medesimo Ente ed anche negli stessi
uffici.
Non si parla solo del comportamento dei big della
politica a livello Nazionale ma, anche di coloro che gestiscono uno straccio di
potere politico più a valle.
E’ tanto Democratico che un parlamentare ci debba
rappresentare per più di una legislatura tanto da diventare parte integrante
dell’arredo dei Palazzi di Governo da far invidia ad un regnante?
Con 1.800.200.000.000 di Euro, quanti Reggenti avremmo
potuto sostenere,quante famiglie avremmo potuto salvare dalla indigenza, quante
vere Scuole, veri ospedali, quanta ricerca avremmo potuto sperimentare, in
quanti terremoti avremmo potuto ricostruire più velocemente, quanti veri aiuti
umanitari avremmo potuto inviare in tutto il mondo? E tanto altro ancora?
La durata di un mandato ad un rappresentante del
Popolo, non dovrebbe superare la 2^ Legislatura, al termine della quale, a mio
avviso, il nostro rappresentante, più o meno zelante, dovrebbe tornare a fare
quello che faceva prima di essere eletto, per raggiungere la pensione come
tutti i suoi simili.
Fare politica non può e non deve considerarsi un
MESTIERE, come lo è oggi, fare Politica con la (P) maiuscola deve diventare una
missione, dove la responsabilità, l’onestà e le capacità devono essere
visibili e non rivestire, con le parole, carattere temporale per la sola durata
della fase pre-elettorale.
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