martedì 21 febbraio 2012

ENERGIE ALTERNATIVE, POLITICA E STAMPA

Postato sabato 10 luglio 2010 - "PANORAMICA" Splinder

Il Fotovoltaico e l’eolico, insieme con le centrali idroelettriche già esistenti,  potrebbero essere la miglior alternativa per ricavare energia elettrica. 
Fin’ora ottenuta anche con l’utilizzo di centrali alimentate a petrolio o dall’uso di centrali elettronucleari, tanto è vero che ne importiamo, per la maggior parte, dalla Francia dove viene prodotta regolarmente con questo tipo combustione.
La politica non ha nessuna intenzione di indirizzarci all’utilizzo delle energie alternative e lo dimostra la non disponibilità a far conoscere ai più le modalità per accedervi. 
Dalla Stampa, che teme ……… il “bavaglio, ci si aspetterebbe una massiccia campagna informativa che  metta in evidenza gli incentivi Statali oppure europei ed i dettagli sulle procedure da seguire per avvicinarci alla probabile svolta ed al cambiamento di indirizzo che ci sta portando, inesorabilmente, alla pericolosa minaccia del Nucleare.
Del petrolio ne conosciamo il fattore  inquinante, le conseguenze e la pericolosità scaturita dall’avidità delle società estrattive, il Golfo del Messico ne è un esempio. Oltre all’inarrestabile,  insostenibile ed ingiustificato aumento dei prezzi. 
Sul Nucleare ci hanno messo al corrente delle nuove tecnologie rivolte alla sicurezza degli impianti, cosiddetti di nuova generazione. Siamo, però altrettanto  a conoscenza dei tempi di stoccaggio occorrenti per rendere inattive le scorie radioattive e la quantità di scorie che si  produrranno?
In basso sono riportate le periodicità di radioattività dei singoli elementi che si verranno a generare.
Per periodo di radioattività si intende il  tempo
necessario perché il 50% degli atomi di un elemento si siano disintegrati. Così dopo due periodi ne resta il 25%, dopo tre periodi ne resta il 12,5%, e cosi via. Si stima che la radioattività sia quasi del tutto scomparsa dopo dieci periodi:
DESCRIZIONE    PERIODO
Radon 222      4 giorni
Iodio 131      8 giorni
Cesio 137      30 anni
Carbonio 14    5500 anni
Plutonio 239   241000 anni
Uranio 234     245000 anni
Uranio 235     710 milioni di anni
Uranio 238     4,5 miliardi di anni
[Fonte: 
www.sortirdunucleaire.fr Umanità Nova, numero 12 del 2 aprile 2006, Anno 86]
E’ possibile, per non dire altro, che siamo così cretini?

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